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martedì 25 febbraio 2025
"Il sogno di una cosa": Un Capolavoro Teatrale al Teatro Duse di Bologna
martedì 4 febbraio 2025
La Memoria di un Eroe: Rappresentazione Teatrale su Padre Placido Cortese al Teatro Quirino di Vigonza
domenica 2 febbraio 2025
GRANDE SUCCESSO PER LO SPETTACOLO 'IL GIORNO DELLA MEMORIA'
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Graphic di Pergiorgio Dalan |
La Giornata della Memoria è un momento cruciale per ricordare le atrocità del passato e riflettere sulle lezioni da apprendere. Ieri, 1° febbraio, ci siamo immersi in un programma ricco e variegato, dove diverse forme artistiche si sono intrecciate per raccontare storie di sofferenza, coraggio e resilienza. Lo spettacolo si è svolto al teatro Quirino De Giorgio di Vigonza, grazie al contributo del comune e il patrocinio dell’associazione Angolo del Pensiero. L’assessore alla cultura, Giulia Valveri, e la presentatrice Nadia Lorigiola hanno accolto il numeroso pubblico illustrando la serata e il grande lavoro che ne ha permesso la realizzazione.
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Nadia Lorigiola |
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La presentatrice Nadia Lorigiola e l'assessore alla cultura Valvieri |
Abbiamo iniziato con la musica di Roberto Zandanel, Carlo
Restello, Luigi Bizzotto e Francesco Giacon e il brano, "La storia siamo
noi", che ci ha ricordato che ciascuno di noi è parte di un racconto
collettivo e che è fondamentale riconoscere e comprendere il dolore vissuto da
tanti. Segue una lettura di articoli significativi tratti dalle leggi razziali
italiane emanate nel 1938, che ci ha permesso di contestualizzare i temi che sono
stati trattati nel corso dello spettacolo.
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L'attore Angelo Renier |
Abbiamo affrontato poi la storia dell'Olocausto, un capitolo
oscuro della nostra storia, che fu seguito dalla potente lettura di "Se
questo è un uomo" di Primo Levi da parte dell’attore Angelo Renier della
compagnia Teatro Tergola. Attraverso le parole di Levi, siamo entrati in
contatto diretto con le esperienze dei sopravvissuti, un modo per dare voce a
chi non può più parlarci.
Scopriamo poi la figura di Padre Placido Cortese, un uomo
straordinario che, con coraggio e determinazione, ha lottato contro
l’ingiustizia grazie alla potente sceneggiatura teatrale della scrittrice
Gessica Rampazzo in arte Joe Lake. La vita di Padre Placido fu dedicata a
salvare e proteggere gli oppressi, rd è un esempio di altruismo che ci invita a
riflettere su cosa significa essere umani.
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Angelo Renier e Crivellaro Michele |

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La sceneggiatrice Gessica Rampazzo alias Joe Lek |
La scenografia evocò l’atmosfera delle sue storie, trasportandoci indietro nel tempo. Attraverso la poesia "Mauthausen" del poeta Antonio Peruzzo e il Tema di Schindler, abbiamo esplorato il tema della sofferenza e della resistenza, supportati da un intervento dello storico Patrizio Zanella che ci ha fornito ulteriori spunti di riflessione.
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Il poeta Antonio Peruzzo |
La musica "Auschwitz" ci ha guidato in una meditazione profonda, seguita da una lettura poetica accompagnata dall’adagio di Albinoni, per concludere con un messaggio di speranza e rinascita letto dai bravissimi attori della compagnia di Lucignolo: Polato Giovanni, De Palo Angela, Pittani Francesca, Magon Marisa, Agnoletti Veronica, Cecchetto Elisabetta, Diaferio Grazia, Crivellaro Michele, l’attore Francesco Mingardi e l’attore Angelo Renier. C’è stata poi un’invocazione alla vita attraverso la musica "La vita è bella", un inno alla resilienza e alla gioia di vivere nonostante le avversità.
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La compagnia teatrale di Lucignolo |
Lo spettacolo si è poi concluso con un’ultima riflessione
che unisce parole e suoni, chiudendo con un messaggio di unità e pace scritto
da Magda Rampazzo.
“Siamo qui per rendere omaggio non solo alle vittime
dell’Olocausto, ma a tutti coloro che hanno subito ingiustizie. Oggi più che
mai, è fondamentale guardare il presente e il futuro. Le guerre, le
discriminazioni e le ingiustizie non sono un ricordo lontano ma una realtà
attuale. Dobbiamo interrogarci: cosa stiamo facendo per combattere queste
ingiustizie?
La memoria deve tradursi in azione. Non possiamo permettere
che il dolore passato ci lasci indifferenti. Dobbiamo attivarci per un
cambiamento reale e costante. Ogni piccolo gesto conta e può contribuire a
costruire un mondo più giusto e umano.
In nome della memoria possiamo e dobbiamo impegnarci per un
futuro migliore, per noi stessi e per le generazioni a venire. Ricordiamo le
vittime della Shoah e tutte le persone che ancora oggi soffrono per l’odio e
l’ingiustizia. Dobbiamo chiederci: come possiamo diventare migliori? Perché il
cambiamento inizia da noi.,
Non basta ricordare; dobbiamo agire, sradicare l'egoismo,
promuovere la solidarietà e festeggiare la vita. Insieme, possiamo contribuire
a un mondo dove la pace non è un’utopia, ma una realtà tangibile. Facciamo la
scelta quotidiana di essere portatori di pace.”
Commovente e simbolico è stato il momento in cui la giovane attrice, Alice Daga, ha letto la poesia che aveva scritto per l’occasione. Vestita di bianco e con la sua voce commossa ha regalato al pubblico l’immagine di un fiore pronto a sbocciare, una speranza per il futuro, un grido per non dimenticare e un monito ai presenti affinché il mondo, che lei vivrà sia diverso dal passato, pieno di armonia e pace.
Un sentito ringraziamento va alle ideatrici dello spettacolo Magda e Gessica Rampazzo, ed alla bravissima regista Carla Matteazzi, che con sapienza e professionalità, ha saputo dare l’anima all’evento.
Al termine dello spettacolo si è ringraziato il grafic designer Piergiorgio Dalan per la realizzazione della locandina e il bravissimo fotografo che ha lavorato tutta la serata Dino Juliani, regalandoci queste significative fotografie, nonché il grande Piero del teatro Tergola per il supporto tecnico. . Federico Daga dell'Associazione Angolo del Pensiero ha aperto il suo intervento esprimendo un sentito ringraziamento alla presentatrice e a tutti i partecipanti all'evento, sottolineando l'importanza della memoria e della consapevolezza. Concluso il suo discorso, ha scelto di leggere un'intervista all’unico giovane sopravvissuto a un terribile campo di concentramento. Le parole trascritte hanno risuonato profondamente, risvegliando in tutti noi una riflessione critica su quel periodo buio della storia. Daga ha messo in evidenza come la testimonianza del sopravvissuto non solo ricordi le atrocità subite, ma ci sfidi a rimanere vigili e attenti, affinché simili orrori non possano mai più ripetersi. Attraverso il racconto di una vita segnata dalla sofferenza, ha invitato ciascuno di noi a non dimenticare e a continuare a lottare per un futuro di giustizia e pace.
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Federico Daga |
sabato 25 gennaio 2025
MASSI FURLAN, ATTORE ITALO-AMERICANO A HOLLYWOOD
Un attore talentuoso e un amico di lunga data è per noi della redazione, Massi Furlan, la cui intervista abbiamo il piacere di pubblicare oggi sul nostro blog.
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L'attore Massi Furlan |
Massi Furlan, attore italo-americano, nato in Italia e residente a Hollywood, come è iniziata la tuacarriera?
Con una pubblicita' della Canon con Maria Sharapova girata a Miami nel 2006. Poi nel 2007 mi sono
trasferito a Los Angeles.
Tanti ruoli alle spalle, una carriera ricca di film e serie tv, come si arriva a questo traguardo?
Con tanta perseveranza e una buona dose di resilienza per affrontare i continui rifiuti che inevitabilmente arrivano. Soprattutto, direi che la cosa più importante è non scoraggiarsi e continuare a tenere duro.
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Premiere del film Day Shift dove Massi Furlan interpreta il Vampiro |
Cosa consiglieresti ad un giovane attore italiano che vuole sbarcare negli USA?
Sta in barca, non sbarcare. Ha Ha Non è semplice. Prima di tutto, serve il permesso di soggiorno e lavoro. Poi, è fondamentale conoscere bene l'inglese, perché anche con una buona padronanza della lingua non è facile: i ruoli in cui un accento straniero è richiesto sono piuttosto rari. Detto questo, per quello che vedo e sento, forse in Italia è persino più difficile, considerando che spesso lavorano sempre gli stessi attori. Qui, invece, con un po’ di fortuna, qualche opportunità si riesce a trovare.
Qual è il ruolo che più hai amato interpretare?
Wow, domanda difficile! È complicato sceglierne uno solo, quindi cercherò di ridurre la lista:
• Ruolo preferito: Lucca Camilleri, un prete nella serie televisiva Supernatural.
• Ruolo in un film più importante: quello in Il Cavaliere Oscuro: Il Ritorno.
• Ruolo nel posto più bello: Darius nel film An Egyptian Affair, girato in Egitto.
• Ruolo che mi ha dato più soddisfazione: Virgil nel film Wrong Place: La Vendetta con Bruce Willis, il
suo ultimo lavoro prima del ritiro dal cinema. Questo è stato l'unico ruolo in cui ho dovuto usare non solo un accento americano, ma anche un accento del Sud, specificamente dell'Alabama. E credimi, non è stato facile, soprattutto perché ho avuto solo tre giorni per prepararmi! Jumanji: The Next Level, film che rimane nella storia per me in quanto ho scoperto che sono l'unico attore ad aver ucciso The Rock.
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Massi Furlan e Bruce Willis |
In Italia è sorta una grande polemica dopo che un attore ha interpretato il ruolo di Mussolini e poi l’ha rinnegato, descrivendo la sofferenza provata nell’interpretarlo; ti è mai accaduto di provare lo stesso sentimento?
Non è sempre facile lasciarsi alle spalle i ruoli che si interpretano, e lo capisco bene. Personalmente, mi è successo solo una volta, quando ho interpretato il cattivo (come spesso accade) in un film con Ashley
Judd intitolato Trafficked. Il mio personaggio, Cesar, era coinvolto nel traffico sessuale di giovani ragazze e, senza alcun rimorso, arrivava a uccidere diverse di loro a sangue freddo.
Che rapporto hai con l’Italia e il nostro cinema?
Nessuno tipo di rapporto, assolutamente zero. Ci sono state diverse occasioni in cui sono stato trattato con poca considerazione da alcune produzioni italiane, e soprattutto da casting director italiani. Senza fare nomi, posso raccontare che in un paio di casi sono stato contattato da importanti casting director per dei progetti che alla fine non sono andati in porto. Questo di per sé non è un problema, perché fa parte del nostro lavoro: a volte si ottengono i ruoli, altre volte si perdono. Il vero problema è stato quando sono stato io a contattarli per opportunità in cui i ruoli erano perfetti per me, e non ho ricevuto neppure una risposta.
A Hollywood, invece, dove sono riuscito a costruire un certo nome come attore, produzioni importanti, registi e casting director rispondono quasi sempre. In Italia, al contrario, spesso non risponde nessuno, nemmeno agenzie di livello medio-basso che rappresentano attori con un curriculum decisamente inferiore al mio. Ammetto che ho pensato, più di una volta, di tornare in Italia per lavorare, ma gli ostacoli sono davvero troppi. Quindi, se devo rispondere alla domanda: Italia? Hmm… No, grazie!
Nella tua carriera hai conosciuto tanti nomi importanti del cinema, soprattutto statunitense, quale ti è rimasto più nel cuore?
Ahhh, speravo mi chiedessi chi è stato il più maleducato! So che non è una domanda facile da fare, ma te lo dico comunque, senza che me lo chiedi: Kevin Hart! HA HA
Tornando alla tua domanda, è davvero difficile scegliere solo una persona, quindi ne citerò alcune:
Amanda Tapping, regista della serie Supernatural; Colin Farrell, con cui ho lavorato per quattro mesi sulla serie Sugar di Apple TV e che ha appena vinto un Golden Globe; e Penelope Cruz, che è stata incredibilmente gentile durante le riprese della serie sull’assassinio di Gianni Versace.
La persona piu' gentile che io abbia mai lavorato insieme e' stata James Cromwell.
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Massi Furlan e Penelope Cruz |
I nostri lettori vorranno certamente sapere i tuoi prossimi progetti, puoi rivelarcene alcuni?
Di recente sono apparso nel videogioco Call of Duty: Black Ops 6 nel ruolo di Grisham. Prossimamente usciranno alcuni film indipendenti: Golden, Year of the Rooster e Wrongful Death 2: Bloodline, che avrà la sua première in Germania il prossimo 29 agosto. Inoltre, a novembre uscirà il progetto più importante della mia carriera, ma purtroppo, per ragioni legali, non posso ancora rivelarne il titolo. Magari ne riparliamo a Natale, una volta che sarà uscito!
Quali sono i canali attraverso i quali possiamo seguirti, tenendoci sempre aggiornati sui tuoi lavori?
Oggi utilizzo solo Instagram, dove mi trovate come @massifurlan. Lì pubblico esclusivamenteaggiornamenti sul mio lavoro e le vittorie nei tornei di pickleball. Ah, quasi dimenticavo! Sonosponsorizzato da tre aziende e, da tre anni, partecipo a tornei in giro per gli Stati Uniti, conquistando già 39 medaglie.
Ciao Italia, grazie!
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Foto dal set in Brasile per film Amazon Queen |