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martedì 4 febbraio 2025
La Memoria di un Eroe: Rappresentazione Teatrale su Padre Placido Cortese al Teatro Quirino di Vigonza
Il 1° febbraio, il Teatro Quirino di Giorgio di Vigonza ha ospitato un evento di grande significato in occasione della Giornata della Memoria. Grazie al contributo del Comune di Vigonza e dell'Associazione 'Angolo del Pensiero', è andata in scena l'opera teatrale scritta e sceneggiata da Gessica Rampazzo, conosciuta come Joe Lake, dedicata alla figura di Padre Placido Cortese. Con la regia di Carla Matteazzi e l'interpretazione della compagnia di Lucignolo, del Teatro Tergola e dell'attore Francesco Mingardi, la performance ha emozionato e coinvolto il pubblico, portando alla luce la vita e il sacrificio di un uomo straordinario.
La rappresentazione ha avuto inizio con una toccante ricostruzione degli ultimi momenti di vita di Padre Cortese, assassinato dai nazisti durante un feroce interrogatorio. Da questo alla retrospettiva su un uomo che ha dedicato la sua esistenza a salvare vite umane, l'opera ha offerto una narrazione potente sull'eroismo e la carità. Nato a Cherso il 7 marzo 1907 e morto a Trieste nel novembre del 1944, Padre Cortese è ricordato non solo come religioso e presbitero, ma soprattutto come un simbolo di altruismo in tempi di profonda oscurità.
Durante l'occupazione nazifascista, Padre Cortese si distinse per il suo impegno verso gli internati sloveni nel campo di Chiesanuova e per la sua audace missione di proteggere ebrei, dissidenti politici e chiunque fosse perseguitato dal regime. La sua attività salvavita non si limitò solo a parole di conforto: grazie a ingegno e coraggio, riuscì a organizzare una rete di salvataggio, portando molte persone verso una vita in libertà.
Questa "via di fuga" si snodava da Padova fino alla Svizzera, aiutata dall'appoggio di diverse figure chiave, tra cui Padre Carlo Varischi e il professor Ezio Franceschini. Attraverso un'operazione clandestina ben congegnata, utilizzando documenti falsificati e un linguaggio in codice comunicato nel confessionale della Basilica del Santo, Padre Cortese si trasformò in un vero e proprio faro di speranza per coloro che, altrimenti, avrebbero affrontato la morte.
La rappresentazione teatrale ha messo in risalto il coraggio di un uomo che, nonostante i continui pericoli e i consigli di abbandonare la sua missione, scelse di rimanere e combattere per ciò in cui credeva. Le terribili conseguenze della sua scelta si sono manifestate, culminando con il suo arresto nel 1944, ma non senza prima aver salvato centinaia di vite umane. La brutalità della sua cattura e la sua morte sono tuttora un'eloquente memoria della crudeltà del regime nazista, ma anche un tributo al sacrificio di chi ha vissuto per gli altri.
L'attenta regia di Carla Matteazzi ha saputo tradurre queste intense esperienze in una forma scenica avvincente, creando un'atmosfera di riflessione e commozione all'interno del Teatro Quirino. Gli attori, con le loro interpretazioni cariche di emozione, hanno reso omaggio a un eroe dimenticato, ricordando al pubblico l'importanza della memoria e del coraggio.
Evento di grande rilevanza, la rappresentazione teatrale su Padre Placido Cortese ha dimostrato come il teatro possa essere un potente strumento di educazione e memoria collettiva, portando alla luce storie di eroismo e umanità in un contesto storico complesso. La figura di Padre Cortese continua a vivere non solo nella memoria storica, ma anche nei cuori di chi crede in un futuro libero dall'odio e dalla paura.
Fotografie fatte dal fotografo Dino Juliani
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